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pre il suo ritratto davanti agli occhi, sul tavolino della
Direzione. E se ne voleva andare dopo quella disgrazia;
aveva già fatto la sua domanda di riposo al Municipio, e
la teneva sempre sul tavolino, aspettando di giorno in
giorno a mandarla, perché gli rincresceva di lasciare i
fanciulli. Ma l altro giorno pareva deciso, e mio padre
ch era con lui nella Direzione, gli diceva: Che peccato
che se ne vada, signor Direttore! quando entrò un uo-
mo a fare iscrivere un ragazzo, che passava da un altra
sezione alla nostra perché aveva cambiato di casa. A ve-
der quel ragazzo il Direttore fece un atto di meraviglia,
lo guardò un pezzo, guardò il ritratto che tien sul tavoli-
no e tornò a guardare il ragazzo, tirandoselo fra le ginoc-
chia e facendogli alzare il viso. Quel ragazzo somigliava
tutto al suo figliuolo morto. Il Direttore disse: Va be-
ne; fece l iscrizione, congedò padre e figlio, e restò
pensieroso. Che peccato che se ne vada! ripeté mio
padre. E allora il Direttore prese la sua domanda di ri-
poso, la fece in due pezzi e disse: Rimango.
Letteratura italiana Einaudi 42
Edmondo De Amicis - Cuore
I soldati
22, martedì
Il suo figliuolo era volontario nell esercito quando
morì: per questo il Direttore va sempre sul corso a veder
passare i soldati, quando usciamo dalla scuola. Ieri pas-
sava un reggimento di fanteria, e cinquanta ragazzi si
misero a saltellare intorno alla banda musicale, cantan-
do e battendo il tempo colle righe sugli zaini e sulle car-
telle. Noi stavamo in un gruppo, sul marciapiede a guar-
dare: Garrone, strizzato nei suoi vestiti troppo stretti,
che addentava un gran pezzo di pane; Votini, quello ben
vestito, che si leva sempre i peluzzi dai panni; Precossi,
il figliuolo del fabbro, con la giacchetta di suo padre, e il
calabrese, e il muratorino, e Crossi con la sua testa rossa,
e Franti con la sua faccia tosta, e anche Robetti, il fi-
gliuolo del capitano d artiglieria, quello che salvò un
bambino dall omnibus, e che ora cammina con le stam-
pelle. Franti fece una risata in faccia a un soldato che
zoppicava. Ma subito si sentì la mano d un uomo sulla
spalla: si voltò: era il Direttore. Bada, gli disse il Di-
rettore; schernire un soldato quand è nelle file, che
non può né vendicarsi né rispondere, è come insultare
un uomo legato: è una viltà. Franti scomparve. I solda-
ti passavano a quattro a quattro, sudati e coperti di pol-
vere, e i fucili scintillavano al sole. Il Direttore disse:
Voi dovete voler bene ai soldati, ragazzi. Sono i nostri
difensori, quelli che andrebbero a farsi uccidere per noi,
se domani un esercito straniero minacciasse il nostro
paese. Sono ragazzi anch essi, hanno pochi anni più di
voi; e anch essi vanno a scuola; e ci sono poveri e signo-
ri, fra loro, come fra voi, e vengono da tutte le parti
d Italia. Vedete, si posson quasi riconoscere al viso: pas-
sano dei Siciliani, dei Sardi, dei Napoletani, dei Lom-
bardi. Questo poi è un reggimento vecchio, di quelli che
hanno combattuto nel 1848. I soldati non son più quelli,
Letteratura italiana Einaudi 43
Edmondo De Amicis - Cuore
ma la bandiera è sempre la stessa. Quanti erano già mor-
ti per il nostro paese intorno a quella bandiera venti an-
ni prima che voi nasceste! Eccola qui, disse Garrone.
E infatti si vedeva poco lontano la bandiera, che veniva
innanzi, al di sopra delle teste dei soldati. Fate una co-
sa, figliuoli, disse il Direttore, fate il vostro saluto di
scolari, con la mano alla fronte, quando passano i tre co-
lori. La bandiera, portata da un ufficiale, ci passò da-
vanti, tutta lacera e stinta, con le medaglie appese
all asta. Noi mettemmo la mano alla fronte, tutt insieme.
L ufficiale ci guardò, sorridendo, e ci restituì il saluto
con la mano. Bravi, ragazzi, disse uno dietro di noi.
Ci voltammo a guardare: era un vecchio che aveva
all occhiello del vestito il nastrino azzurro della campa-
gna di Crimea: un ufficiale pensionato. Bravi, disse,
avete fatto una cosa bella. Intanto la banda del reggi-
mento svoltava in fondo al corso, circondata da una tur-
ba di ragazzi, e cento grida allegre accompagnavan gli
squilli delle trombe come un canto di guerra. Bravi,
ripeté il vecchio ufficiale, guardandoci; chi rispetta la
bandiera da piccolo la saprà difender da grande.
Letteratura italiana Einaudi 44
Edmondo De Amicis - Cuore
Il protettore di Nelli
23, mercoledì
Anche Nelli, ieri, guardava i soldati, povero gobbino,
ma con un aria così, come se pensasse: Io non potrò
esser mai un soldato! Egli è buono, studia; ma è così
magrino e smorto, e respira a fatica. Porta sempre un
lungo grembiale di tela nera lucida. Sua madre è una si-
gnora piccola a bionda, vestita di nero, e vien sempre a
prenderlo al finis, perché non esca nella confusione, con
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